Il 17 aprile scorso il Codacons ha presentato un ricorso al TAR contro gli apparecchi per il filtraggio e trattamento dell’acqua potabile destinata ad uso alimentare umano, richiedendo l’annullamento del Decreto Ministeriale 25/2012 del Ministero della Salute (testo completo qui), che determina obblighi e fondamenti che regolano il trattamento dell’acqua potabile.
Il ricorso attacca frontalmente il settore del trattamento dell’acqua potabile, manifestando non poca confusione sia in termini di funzionamento che sullo scopo dei vari apparecchi comunemente in commercio. Nel dettaglio, si confonde un addolcitore (il cui compito è l’eliminazione del calcare a beneficio di rubinetti, soffioni, lavatrici, lavastoviglie, tubazioni, ecc.) con un erogatore di acqua o affinatore d’acqua (più precisamente detti impianti di trattamento al punto d’uso – che, a seconda della tipologia di filtrazione, permettono di eliminare residui di cloro, virus, batteri, metalli pesanti, ecc. con la possibilità di avere in casa o nella propria attività acqua con basso residuo fisso e/o refrigerata e/o gassata).
Fondamentalmente, i clienti del mondo del trattamento dell’acqua potabile e i clienti che acquistano acqua minerale hanno un aspetto in comune, quello di reputare poco gradevole l’acqua dell’acquedotto che esce dai nostri rubinetti di casa, cercando una soluzione alternativa. La possibilità di scelta tra le diverse caratteristiche delle acque in commercio, da quelle trattate al punto d’uso a quelle minerali sono da sempre una ricchezza, non il contrario. Attaccare INGIUSTIFICATAMENTE un settore in continua espansione, sia in Italia che in Europa, – quello del punto d’uso – può sembrare tendente a favorire il mondo dell’acqua minerale, che certo non ha bisogno di ulteriori pubblicità. Basta accendere la televisione per essere bombardati da pubblicità dell’acqua minerale (a volte ingannevoli – vedasi le tante sentenze che condannano questa o quella marca per i messaggi fuorvianti o semplicemente falsi che propinano), senza considerare il fatto che diverse marche di acqua minerale sono sponsor nel mondo dello sport e non solo, mentre nessuna azienda del punto d’uso riesce ad investire così tanto.
Noi di Acquarex da anni siamo associati AMITAP (Associazione Manutentori Installatori Trattamento Acqua Potabile) che come obiettivo, oltre alla crescita generale del settore, ha quello di uniformare e rendere trasparente e chiara a tutti l’informazione sui benefici che i nostri clienti hanno dal nostro impegno quotidiano.
In questo articolo la risposta del Presidente dell’AMITAP Luigi Da Ros alla questione sollevata dal Codacons.
Anche noi riteniamo che molte aziende del nostro settore adottano una condotta illecita giocando con le parole, producendo slogan sensazionalistici o promettendo l’impossibile, andando così ad infangare il duro lavoro di tante persone e di tante aziende oneste, ma non per questo però si può demonizzare tutta la categoria.
In conclusione, ricalcando le parole del Presidente Da Ros, rimaniamo a disposizione per creare cultura e consapevolezza, in forma laica senza interessi di parte.